Eleutheria ~ Fantasy Yaoi GDR

Giocata d'esempio!

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Myles Kennedy
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 16:19




- Kyros, nella foresta vicina all'accampamento -

Quella mattina appena aperti gli occhi, aveva deciso che non avrebbe passato troppo tempo al campo.
Quelle giornate di organizzazioni, di adunate tra soldati ed agguati alle carovane che si dirigevano verso Hellas erano state più pesanti del previsto e, da quando a tutti gli effetti era stato riconosciuto come erede al trono dai suoi compagni, tutto era cambiato: nessuno lo guardava e lo trattava come prima. Aveva sempre saputo che in modo o nell'altro le cose si sarebbero svolte in quella maniera, ma non si aspettava che anche i suoi amici più stretti cambiassero tanto il loro atteggiamento: da mattina a sera era costantemente seguito da qualche soldato, come se non sapesse difendersi da solo, ed una scorta di uomini lo accompagnava costantemente. Le voci, per le quali il discendente di Andros avesse intenzione di reclamare il suo regno, erano serpeggiate veloci di bocca in bocca e la sua incolumità sembrava essere diventata all'improvviso di fondamentale importanza, quanto non lo era mai stata prima. E, alla fine era semplicemente scappato. Aveva sellato il suo cavallo, si era premurato che la sua presenza non fosse necessaria ed aveva evitato la sua ‘scorta’, correndo verso la steppa: sapeva di essersi comportato infantilmente, ma il sollievo che provava lontano da tutti lo aveva tranquillizzato, anche se di poco.
Lasciò il cavallo libero di abbeverarsi ad un piccolo ruscello e si sedette sotto un albero, al riparo dai sentieri più battuti. La foresta, in quel periodo, era semplicemente fantastica: i rumori a lui tanto familiari fungevano da anestetizzante, mentre il sole ormai alto nel cielo segnava l’ora del rancio.
La tentazione di indugiare in quel luogo fino a sera era forte, ma i rischi che stava correndo erano già troppi per poter permettersi di rimanere da solo così a lungo.
Sospirando appoggiò il capo al tronco dell’albero, rimettendo insieme le forze per tornare all'accampamento.
 
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memonechan
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 16:20




- Nikephoros, prima all'accampamento e poi vicino a Kyros-

Quella giornata era iniziata decisamente troppo presto per i suoi gusti: prima del sorgere del sole, aveva dovuto accogliere una delegazione di soldati di ritorno da una missione nelle Zone Centrali e, da quel momento in poi, non aveva avuto un attimo di respiro, impegnato com'era nella gestione dell'accampamento.
Come ciliegina sulla torta, inoltre, appena finito l'addestramento delle reclute, era stato avvertito che Sire Kyros era scomparso e che quindi, abbandonando ogni speranza di dedicarsi all'ozio per qualche minuto, toccava a lui cercarlo.
Si alzò lentamente dal suo sedile di fortuna e si diresse verso le stalle. Controllò rapidamente che anche il cavallo del futuro re non fosse al suo posto e, con rapidi gesti, imbrigliò il suo destriero. Non era preoccupato: immaginava che quel testone di Kyros fosse semplicemente andato a fare una cavalcata nella steppa per rimanere finalmente un po' da solo, ma Nikephoros, essendo il generale in comando, non poteva permettersi il lusso di non andare a controllare personalmente. Kyros era l'anima della rivolta ed il futuro re delle terre di Eleutheria e, come tale, rischiava di essere costantemente in pericolo: per tale motivo, non poteva rimanere da solo e, nonostante fosse ben conscio dei pericoli che correva, di tanto in tanto quel testardo lo ignorava, costringendolo ogni volta a fargli una bella lavata di capo.
Fece uscire il cavallo dalla stalla e si allontanò dall'accampamento al galoppo, aguzzando la vista. Era certo di non trovarlo sui sentieri più frequentati, dato che non era uno sprovveduto, così decise di abbandonare le strade per inoltrarsi nella steppa. Dopo una buona mezz'ora di ricerca, finalmente, notò un cavallo che si abbeverava in un ruscello e una figura accucciata all'ombra di un grosso albero; avvicinandosi velocemente, non poté fare a meno di notare i capelli lunghi e chiarissimi dell'uomo seduto: l'aveva trovato.
Con un mezzo sospiro di sollievo, fece rallentare l'andatura del cavallo fino ad arrivare a pochi passi da Kyros.
"E' stata una gran bella idea, quella di sparire dal campo senza dire niente a nessuno" esordì sarcastico, fissandolo con uno sguardo carico di rimprovero.
 
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Myles Kennedy
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 16:20




-Kyros, vicino a Nikephoros-

Avvertì immediatamente l'arrivo di un cavaliere, ma non ebbe il tempo di preoccuparsene: la figura a cavallo era inconfondibile. Perso nei suoi pensieri, si era ritrovato a fissare il cavallo che si avvicinava velocemente senza fiatare; sapeva, dopotutto, che la missione del suo amico, nonché generale, era quella di riportarlo all'accampamento, magari dopo una bella lavata di capo.
Lo vide avvicinarsi con un'espressione abbastanza nervosa. Chissà quanto tempo gli aveva fatto perdere quella sua bravata.
"Dipende dai punti di vista" commentò laconicamente con un sospiro, alzandosi in piedi.
Continuò a guardare Nikephoros dal basso, mentre l'altro era ancora a cavallo: tra tutti, lui proprio poteva essere solo portatore di altri cupi pensieri, se non di una profonda inquietudine.
"Queste zone sono imbattute da mesi, sarei rientrato a breve" si giustificò, mentre si concedeva di guardarlo, superbo nella sua cavalcatura, di una bellezza terribile e gelida.
 
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memonechan
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 16:32




-Nikephoros, vicino a Kyros-

Continuò a mantenere il suo sguardo di fuoco per qualche attimo ancora, ma l'aria abbattuta dell'altro lo fece desistere.
Soppesò per un attimo su cosa fare: era indeciso se trascinare il principe al campo seduta stante, oppure concedergli quel momento di effimera libertà. Optò per la seconda opzione e, con un sospiro, scese da cavallo liberando la bestia dalle briglie.
"Sei stato attento a dove andare, questo te lo concedo," disse sedendoglisi affianco "ma sai bene quanto me che non puoi semplicemente andare in giro da solo quando vuoi. E' rischioso e tu non te lo puoi permettere." continuò con voce ferma.
Assaporò per un attimo una piacevole brezza sul viso, prima di stendersi supino sull'erba con un braccio dietro la testa e socchiudendo gli occhi.
"La prossima volta possiamo andare assieme a cavalcare, così gli altri saranno tranquilli ed io sarò sicuro che non ti caccerai in qualche guaio: non sarà la solitudine che tanto desideri, ma mi sembra un compromesso soddisfacente."
 
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Myles Kennedy
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 16:33




-Kyros, vicino a Nikephoros-

Fu sorpreso dalle parole dell'amico e si rilassò di nuovo, sistemandosi vicino all'altro, ma abbastanza lontano da non toccarlo. Per un secondo studiò il profilo forte ed i lunghissimi capelli color pece, mentre il vento si alzava leggero, facendo frusciare i rami della foresta.
"Più che soddisfacente, mi mancano le nostre cavalcate" disse fissandolo ancora, prima di destarsi e guardare il cielo macchiato dalle fogliame che li sovrastava.
"Grazie...una litigata adesso sarebbe stata soffocante, mi dispiace di averti costretto fin qui" chiuse gli occhi lasciando che la brezza gli accarezzasse il volto, l'espressione sempre imbronciata.
 
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memonechan
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 16:36




-Nikephoros, vicino a Kyros-

Si irrigidì impercettibilmente alle parole dell'altro: rischiavano di entrare in un territorio decisamente pericoloso e lui non aveva alcuna intenzione di lasciare al principe la possibilità di intavolare un qualche discorso indesiderato. Si rese conto di aver fatto un terribile errore nel proporre all'altro la possibilità di passare un po' di tempo assieme, per giunta da soli, e cominciò a riflettere velocemente su come poter ritrattare ciò che aveva detto, senza giungere ad un risultato soddisfacente.
Si alzò rapidamente dal suo comodo giaciglio, eliminando i residui dell'erba secca dai suoi abiti con una mano.
"Dobbiamo andare." disse infine al principe, lanciandogli un'occhiata che non ammetteva repliche.
Si allontanò dalla frescura dell'ombra per richiamare a sé il cavallo e per evitare lo sguardo dell'altro, che l'avrebbe fatto sentire senza alcun dubbio al pari di un verme.
 
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Myles Kennedy
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 16:37




-Kyros, vicino a Nikephoros-

Vide l'altro muoversi velocemente e, per qualche secondo, rimase intontito dal suo tono eccessivamente duro.
"Nikephoros..." cercò di richiamarlo, ma la voce era troppo bassa perché l'altro lontano potesse sentirlo. Il suo atteggiamento era stato chiarissimo, d'altronde non poteva aspettarsi nulla di diverso dal gelido generale che gli aveva giurato fedeltà, ma che nel frattempo si era portato via di qualcos'altro, oltre la cieca gratitudine. Si alzò con lo sguardo adesso abbattuto, mentre richiamava con un fischio il suo cavallo e sistemava sella e briglie.
Nikephoros sapeva, sapeva sicuramente quello che lui provava ed il suo atteggiamento era più che chiaro al riguardo. La vergogna di ciò che sentiva e la paura di non sapere cosa l'altro pensasse lo agitarono, mentre montava sul suo cavallo e si legava i capelli in un lunga coda.
"Sono pronto, andiamo" e si avviò al trotto, sperando che l'altro capisse che non voleva assolutamente in quel momento averlo di fianco.
 
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memonechan
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 17:27




-Nikephoros, al cavallo dietro a Kyros-

Neanche sotto tortura si sarebbe voltato per incontrare il volto del principe così, irrigidendo ancora di più la postura, attese l'arrivo del suo cavallo, rimanendo ostinatamente di spalle all'albero.
Solo un cieco non si sarebbe accorto delle continue attenzioni che il principe gli riservava e Nikephoros sapeva benissimo che erano guidate da qualcosa che andava al di là della semplice amicizia reciproca: era un qualcosa di troppo pericoloso, che non poteva nemmeno essere preso in considerazione.
I loro ruoli in quella ribellione disperata erano fin troppo chiari: lui era un generale che rischiava di non tornare al campo ad ogni missione ed il principe era il futuro erede al trono, colui che avrebbe assicurato la pace e la prosperità nelle terre di Eleutheria e avrebbe dovuto generare una discendenza di valorosi eredi; distrazioni di quel genere non erano concesse in nessun modo e Nikephoros lo sapeva bene.
Così, senza nemmeno indagare sui loro reciproci sentimenti, era stato costretto ad allontanare il principe, separandosi in questo modo dal suo più caro, se non unico, amico.
L'avvicinarsi del suo cavallo lo distolse da quei pensieri decisamente poco piacevoli. Con un pizzico di malinconia, accarezzò il muso dell'animale, mentre lo imbrigliava rapidamente poi, controllando che tutto fosse in ordine, gli montò in groppa. Non fece nemmeno in tempo a controllare che il principe fosse pronto, che l'altro, dopo poche parole, si era già mosso in direzione dell'accampamento. Rispettando una certa distanza, si incamminò lentamente anche lui.
"Andiamo." disse con un sospiro, forse più a se stesso che ad altri.
 
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Myles Kennedy
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 17:32




-Kyros, cavalcando verso l'accampamento-

Sentiva soltanto il trotto del cavallo dietro di lui e già questo un po' l'agitava. La cosa poteva sembrare anche ridicola e di certo per lui lo era: combattevano per restare in vita giorno dopo giorno, le speranze di sopravvivere ancora a lungo erano esigue, se non del tutto nullo, e lui si preoccupava per un sentimento non corrisposto. Dopo tutto quel tempo, era talmente assuefatto dalla loro situazione, che non riusciva ad immaginarsi una vita diversa da quella: ci sperava, come tutti del resto, ma non sapeva assolutamente cosa sarebbe successo se, un giorno, fossero riusciti nel loro intento. Sospirò internamente: la strada era lunga, la situazione disperata e lui era costantemente in pericolo; ormai si era quasi convinto che quella bella realtà, la libertà, la gioia, la tranquillità non sarebbero mai arrivate.
Incitò il cavallo a galoppare e, in poco tempo, già correva per la foresta. Cavalcare, dopotutto, gli era sempre stato familiare. Dopo lunghi minuti, si ritrovò ad intravedere l'accampamento, con le tende svettanti, ed i cavalieri che si muovevano frenetici, troppo frenetici. "C'è qualcosa che non va" disse, non sapendo nemmeno se l'altro aveva tenuto il suo passo, ma troppo preso da quell'agitazione per farci caso.
"Speriamo non siano brutte notizie, o perdite, ancora..." pensò afflitto, indugiando per qualche altro secondo.
 
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memonechan
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 17:33




-Nikephoros, cavalcando verso l'accampamento-

Aveva mantenuto il cavallo al trotto, fino a quando il principe non aveva deciso di accelerare il passo, scomparendo all'istante dietro un lieve pendio. Senza pensarci due volte, Nikephoros lanciò il cavallo al galoppo, rincorrendo Kyros fino a scorgere l'accampamento. Si fermò accanto all'altro, osservando attentamente il campo, dove serpeggiava una certa agitazione che nulla aveva a che vedere con la solita vita militare; doveva essere successo qualcosa.
"Stammi dietro" disse in tono perentorio all'altro, prima di precederlo e di avvicinarsi rapidamente all'accampamento, rallentando il cavallo solo quando varcò il portone di legno.
Fu immediatamente avvicinato da un soldato che lo chiamava a gran nome, visibilmente contento di vederlo, e si informò rapidamente sul motivo di tanta agitazione. Conferì velocemente con il ragazzo e smontò agilmente da cavallo, consegnandone le redini al soldato.
"Azira è tornata. Ci aspetta nella mia tenda." disse con voce incolore, voltandosi verso il principe, prima di allontanarsi da solo in direzione degli alloggi; sapeva che, a quella frase, il principe non avrebbe avuto niente da ribattere e, comunque, aveva ricevuto il suo messaggio: voleva stare lontano da lui e Nikephoros non aveva la minima intenzione di contraddirlo.
 
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Myles Kennedy
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 17:45




Kyros accampamento, tenda di Nikephoros

Nikephoros si era avviato senza aspettarlo e lui si era mosso da solo, ancora intontito dall'agitazione che vedeva. Appena udì le sue parole, entrò nell'accampamento velocemente; c'erano novità ed aveva tutta l'intenzione di scoprire immediatamente cosa stava succedendo: era sollevato dal fatto che Azira fosse tornata, mancava ormai da tanto e cominciava a temere che fosse in serio pericolo, dato anche il genere di attività in cui spesso si lanciava.
Scese da cavallo, mentre un soldato che non riconosceva prendeva le redini per portarlo nella stalla. Si recò in fretta alla tenda di Nikephoros, entrandoci e trovandoci il suo generale ed Azira. Era visibilmente provata dal lungo viaggio, ma l'espressione vispa gli fece intendere che aveva grandi notizie.


-Azira, nella tenda di Nikephoros

La stanchezza che provava era stata facilmente vinta dalla voglia di osservare le espressioni dei suoi compagni una volta comunicate le liete novità.
Nikephoros, non che la ragazza immaginasse qualcosa di diverso, l'aveva accolta con la solita espressione truce... e pensare che era suo fratello! Scosse la testa divertita: conosceva bene il suo modo di rapportarsi con il prossimo e quella reazione era decisamente nella norma.
Kyros lo seguì dopo poco, con l'espressione confusa, ed Azira si ritrovò immediatamente a sorridere: lui più di tutti avrebbe potuto tirare un sospiro di sollievo, dopo quel discorso.
"Saluti a voi, mio signore, la notizia della vostra fuga mi è arrivata ancor prima di aver messo piede alla base." disse sorridendo ancora, mentre lo squadrava interessata, giudicandolo immediatamente elegante anche senza armatura.


-Kyros, accanto ad Azira-

"Hai messo in allarme l'intero accampamento, quali notizie ci porti?" chiese immediatamente, senza soffermarsi su altro, mentre sedeva al suo fianco, scrutandola sollevato.


-Azira, accanto Kyros-

"A volte i ladri sono più capaci dei soldati, mio signore...e per questo siamo fortunati." si sistemò sullo scomodo giaciglio, sciogliendosi i capelli neri, mentre si godeva lo sguardo del suo principe.
"Porto buone notizie, le migliori degli ultimi anni, oserei dire. I soldati di Taiyang stanno diminuendo di numero; c'è voluto del tempo, ma ne abbiamo scoperto il motivo... sono sotto attacco." disse fremente, mentre recuperava serietà e fissava gli occupanti della tenda. "Un regno vicino ha risposto e ricacciato la loro offensiva. Stanno chiamando a raccolta tutti gli uomini possibili, si dice che il sovrano sia infuriato..." si fermò osservando le loro espressioni "...i villaggi centrali, le montagne sono letteralmente svuotati ed interi manipoli varcano ogni giorno il confine. E' difficile e poco sicuro cavalcare in queste zone, ma non fanno attenzione a noi: si fermano nei villaggi solo per fare provviste e corrono verso il fronte... vi dirò che quelle carovane sono invitanti, armi e viveri a volontà." e si fermò, sogghignando.

Edited by Myles Kennedy - 1/11/2012, 17:48
 
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memonechan
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 17:46




- Nikephoros, nella sua tenda con Azira e Kyros-

Varcò la soglia della sua tenda e su subito accolto dall'atmosfera spartana che regnava in quel posto. Salutò con un rigido cenno di capo la ragazza, senza abbandonarsi ad inutili smancerie: Azira, in quel momento, era lì in veste ufficiale e non voleva dare motivo alla sorella per abbandonarsi alle frivolezze o, per lo meno, più di quanto non facesse da sola. Si concesse un unico slancio fraterno e si permise di studiare attentamente l'aspetto della sorella, per valutarne le condizioni: sebbene portasse ancora addosso i segni del lungo viaggio, gli sembrò in buona salute ed emise un flebile sospiro soddisfatto.
Preparandosi a ricevere notizie disastrose, rimase in silenzio per tutta la durata del colloquio, inarcando impercettibilmente un sopracciglio quando udì ciò che Azira aveva scoperto: era sorpreso dalla piega inaspettata che aveva preso quella vicenda e sapeva bene che non avevano troppo tempo per riflettere sul da farsi.
"Vado ad avvisare gli altri: stasera avremo di che discutere." disse in tono formale ed uscì dalla tenda, congedandosi così da entrambi.
 
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Myles Kennedy
CAT_IMG Posted on 1/11/2012, 17:52




-Azira, nella tenda di Nikephoros con Kyros-

Azira osservò i movimenti del fratello facendosi scappare dalle labbra una risatina divertita: erano davvero opposti, almeno in quanto a carattere.
"Non cambierà mai" cominciò, voltandosi verso il futuro re e godendosi il suo profilo, mentre pensava al lungo viaggio.
"Ma ha ragione; abbiamo troppo da discutere e poco tempo per farlo. Con il vostro permesso, Kyros, io mi congedo. Mi renderò presentabile per l'incontro" disse allora, alzandosi elegante, mentre guardava il suo re ancora seduto.

-Kyros, nella tenda di Nikephoros accanto ad Azira
Kyros osservò la reazione del suo generale, senza scomporsi o dire nulla, mentre l'altro scompariva dalla loro vista. Fuori dalla tenda, avvertì i passi di almeno quattro uomini e capì che anche la scorta era arrivata.
"Hai ragione: vai a sistemarti. Io andrò a farmi vedere in giro con i quattro omaccioni lì fuori." disse, alzandosi ed uscendo dalla tenda, con i capelli platino liberi da inutili costrizioni: non era il tempo dei sentimentalismi. Lotte, assalti, uomini e ordini. Quella era la sua vita.
 
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12 replies since 1/11/2012, 16:19   55 views
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